martedì 24 gennaio 2012

Creme spalmabili "alla nocciola": ambiente e salute

Mi trovo spesso a confronto con appassionati della Nutella, e cerco di spiegare loro che si tratta di un prodotto di scarse qualità nutrizionali, e di notevole impatto ambientale.
Visto che per una reale comprensione dell'argomento non è sufficiente il tempo di una normale conversazione, pubblico in questo post tutti i riferimenti per chiarire in modo definitivo che cosa si intende per impatto ambientale e salutistico delle creme "alla nocciola", ma anche qualche suggerimento per un'alternativa non inferiore dal punto di vista del gusto e della qualità, ma senz'altro più rispettosa per il nostro ambiente.
Quando nell'elenco ingredienti di qualunque prodotto compare la dicitura "oli vegetali", o "grassi vegetali", quasi sicuramente c'è dietro l'olio di palma; dico questo perché Ferrero, che si è piazzata molto male nella "WWF’s Palm Oil Buyers’ Scorecard 2011" (Classifica WWF della sostenibilità degli acquisti di olio di palma del 2011, recentemente pubblicata), è uno dei principali, insieme a Barilla, importatori a livello europeo di olio di palma, come si vede appunto nel rapporto WWF; Barilla si piazza decisamente meglio di Ferrero, anche se non va oltre metà classifica.
Ciò significa che questi signori, nell'effettuare acquisti di olio di palma, non ne verificano sempre la certificazione di sostenibilità ambientale. E questo implica che nel sud-est asiatico, Indonesia e Malesia essendone i principali esportatori, si sacrificano continuamente enormi porzioni di foreste vergini (ad esempio nel Borneo), in cui vivono piante ed animali ormai a rischio di estinzione, e magari ancora nemmeno scoperti, solo per piantare palme da olio!

Inoltre l'olio di palma è anche pericoloso per la salute; questo è uno dei tipici argomenti su cui c'è "dibattito", nel senso che a fianco a ricerche che ne dimostrano la pericolosità, compaiono anche ricerche che la negano o che, addirittura, celebrano presunte virtù nutritive. Attenendomi al mero consenso scientifico attuale, rimando ad un altro post (nel paragrafo dedicato alle malattie cardiovascolari) l'indicazione di precisi rischi per la salute derivanti dal consumo di olio di palma.

Tornando alle creme alla nocciola, la Nutella ha lo zucchero come primo (= più abbondante) ingrediente, gli oli vegetali (= olio di palma) come secondo e le nocciole solo al terzo posto con un misero 13% (da cui gli apici intorno "alla nocciola" nel titolo del post!).


Come alternativa di solito consiglio di assaggiare la Crema Novi: il suo 45% di nocciole, l'assenza di oli aggiunti e la ridotta percentuale di zucchero ne fanno un prodotto molto più valido, ambientalmente e nutrizionalmente, e con un prezzo tutto sommato contenuto per un prodotto di tale qualità (€2,69 per 250g alla Coop).

Nel preparare questo post, ho trovato il blog di Orsococa a cui rimando per una completa discussione sugli ingredienti ed il confronto tra tutte le creme spalmabili alla nocciola; ringrazio Orsococa anche per la foto  della Crema Novi, e per aver segnalato la "Crema Gianduja" della "Maison Nocciola Piemonte", mai vista prima e sicuramente prodotto di punta!

Aggiornamento 2015:

La Crema Novi ha cambiato etichetta, ma non ingredienti, quindi il produttore non rinuncia ancora a quel 5% di latte in polvere che il mercato ormai dimostra non essere necessario: basta dare un'occhiata all'esemplare articolo de "Il Fatto Alimentare" che, dopo aver raccontato di come in Germania la Nutella sia stata appena "sbugiardata" per i suoi ingredienti (le ridicole percentuali di cacao e nocciole, la preponderante percentuale di olio di palma e, per finire, l'enorme quantità di zucchero!), fa una disamina delle ben 35 creme alternative alla Nutella quando si parla di nocciole e cacao, schierandosi anche fermamente contro l'olio di palma!

1 commento:

  1. Mi è venuta voglia di crema Novi, sotto casa c'è un negozio che la vende! Corro a comprarla!

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