mercoledì 23 maggio 2012

Il fabbisogno calorico umano

Nello stilare piani dietetici personalizzati, la base per tutti i calcoli è normalmente costituita dal fabbisogno calorico individuale della persona che si sottoporrà alla dieta.
Traduco, semplifico e riassumo qui le tabelle che sono anche utilizzate in strumenti di calcolo automatici (come Cron-O-Meter, di cui ho parlato in un precedente post). I dati provengono dal seguente documento di OMS, FAO ed ONU: Human energy requirements - Report of a Joint FAO-WHO-UNU Expert Consultation (2004).
I valori riportati in tutte le tabelle sono ottenuti a partire dalla Total Energy Expenditure (TEE, "Dispendio energetico totale"), una valutazione del consumo energetico dei mammiferi basata sulla misura dell'anidride carbonica emessa durante la giornata; le equazioni tratte dalla statistica mostrano una correlazione lineare della TEE con il peso corporeo e sono, quindi, adottate come standard di riferimento per la valutazione del metabolismo basale.

giovedì 10 maggio 2012

Le stagioni di frutta e verdura

Nel preparare piani dietetici personalizzati che siano anche nutrizionalmente validi, si ha la necessità di inserirvi sempre molte razioni di frutta e verdura, perché si sa che tali alimenti contengono sali minerali, vitamine ed altre sostanze nutritive in abbondanza.

La frutta si consuma normalmente cruda, preservando così intatta la dotazione di vitamine, enzimi ed altre sostanze nutrienti (fitonutrienti) in essa contenuti.
La verdura viene solitamente cotta, ed è ben noto l'effetto deleterio che la cottura ha sui fitonutrienti, anche se i metodi di cottura non sono tutti uguali in tal senso: la cottura a vapore e la bollitura, specie se poi si utilizza anche l'acqua di cottura (per evitare perdita di minerali), causano relativamente pochi danni e possono in alcuni casi addirittura aumentare la biodisponibilità dei fitonutrienti.

Tornando ora all'ipotetico piano dietetico personalizzato di cui parlavo all'inizio, bisognerà preoccuparsi di inserirvi solo vegetali di stagione, pena l'inapplicabilità del piano stesso per mancanza (o prezzo eccessivo fuori stagione) degli alimenti suggeriti. Del resto, già chiedere ad una persona di cambiare le proprie abitudini alimentari è un grosso passo: se poi ci si mette anche contro la Natura, l'insuccesso è assicurato!


mercoledì 9 maggio 2012

La frutta secca

In questo post metto a confronto i diversi tipi di frutta secca comunemente reperibili in commercio, per dimostrare come ce ne siano alcuni migliori, nutrizionalmente parlando, di altri.
I dati sono relativi a porzioni da circa 240 kcal di frutta secca sgusciata e/o sbucciata e non tostata né salata, tranne dove esplicitamente indicato.

La verità su latte ed acne

Ecco un'altra "inconvenient truth", o verità scomoda. Cercando dati scientifici sull'acne, ho trovato un articolo del 2008 pubblicato sul Journal of the German Society of Dermatology, dal titolo "Milk consumption: aggravating factor of acne and promoter of chronic diseases of Western societies" ("Il consumo di latte: fattore aggravante dell'acne e promotore di malattie croniche nelle società occidentali").
L'articolo non verte su una singola ricerca scientifica, ma traccia un quadro complessivo aggregando i risultati di ben 123 studi specifici precedenti. Il quadro che ne risulta è davvero preoccupante, anche perché i risultati di certi studi, pur essendo ben noti da molto tempo, non trovano ancora la necessaria diffusione pubblica, nemmeno tra i medici!
Traduco e riassumo qui questo articolo, scusandomi per errori ed omissioni dovuti allo sforzo di divulgarne i contenuti senza appesantire troppo la lettura; il testo originale è comunque sempre accessibile.