giovedì 19 gennaio 2012

Cron-O-Meter: Power your Diet with Science

Non è un messaggio pubblicitario, è la semplice realtà dei fatti, e nel resto del post spero di spiegare bene perché.

Per qualunque motivo una persona acquisti interesse per la propria alimentazione (motivi di salute, aumento/perdita di peso, motivi etici...), dovrebbe sentire la necessità di comprendere se ciò che mangia è sufficiente, o meno, a supportare il proprio benessere fisico.
E' quindi consigliabile l'utilizzo di un "diario alimentare", dove segnare quotidianamente le quantità degli alimenti ingeriti per ricavarne indicazioni nutrizionali specifiche, ad esempio: "troppi grassi", "manca Vitamina K", "troppo Sodio", ecc.

Nell'era digitale, chiaramente, il diario alimentare si fa al computer, ma serve sempre una base dati completa circa il contenuto nutritivo degli alimenti. Ci sono molti programmi per PC che eseguono queste funzioni, ma avere il diario alimentare su internet fornisce maggiore comodità e flessibilità.
E così provai già nel 1999 a farlo io stesso online; le rovine digitali del mio sito testimoniano l'interesse e la passione dedicatici, ma dimostrano anche due problemi:
  1. La base dati più completa è quella del governo statunitense (USDA), che però contiene anche molti alimenti estranei alle nostre abitudini e, chiaramente, è in inglese.
  2. Nessuno in Italia fa analisi indipendenti e complete sugli alimenti: i dati utilizzati dal mio sito sono stati determinati dall'Istituto Europeo di Oncologia di Milano a partire dai dati USDA, ricombinati e tradotti.
Nel creare la base dati di 788 alimenti che poi è utilizzata dal mio sito, è stata usata una versione piuttosto vetusta del DB USDA, oltretutto ridotta anche in termini di contenuto nutritivo (non tutti i sali minerali e le vitamine sono stati riportati per ogni alimento...). Nel corso degli anni la USDA ha aggiornato quasi tutti gli anni il proprio DB, che è recentemente giunto alla versione 24.
Quindi: se ci si rassegna ad utilizzare un "food diary" in inglese, ospitato da un sito web, si può sperare di ottenere, in cambio:
  • Completa rappresentazione del contenuto nutrizionale di ogni alimento, fino al limite delle informazioni fornite dalla USDA;
  • Aggiornamento continuo della base dati USDA, non appena rilasciata la nuova versione il sito la userà (quasi) subito;
  • Utilizzo gratuito, almeno delle funzionalità più basilari.
Ce ne sono tanti, io ho scelto Cron-O-Meter, che fornisce tutto questo e anche un po' di più.
Lo uso (quasi) quotidianamente a partire dallo scorso 2 settembre, e mi ha aiutato non poco a raggiungere quella "tranquillità nutrizionale" che è impagabile per chi tenga davvero alla propria salute, a prescindere dalle diverse scelte/necessità alimentari.

Come si vede, bisogna semplicemente inserire i cibi che si mangiano nella parte superiore, uno per riga; si è assistiti da un elenco di misure standard, in modo da non dover essere costretti ad usare la bilancia (il DB USDA fornisce i pesi medi, ad esempio, dei diversi tipi di frutta, con e senza buccia/semi/scarti).
Il resto della pagina si aggiorna da solo in base a ciò che inseriamo nella parte alta: le barre colorate orizzontali al centro indicano la quantità totale e la % rispetto all'obiettivo dei vari macronutrienti: energia totale (in kcal), proteine, carboidrati e grassi totali (in grammi) e % totale sugli obiettivi nutrizionali.
Quest'ultima percentuale non è che la media di tutte quelle riportate nella parte bassa, ben organizzate in termini di carboidrati (suddivisi per zuccheri, amidi, fibre,...), lipidi (suddivisi per saturi, monoinsaturi, polinsaturi, trans,...), proteine (suddivise in aminoacidi essenziali), vitamine e sali minerali.
Infine, il diagramma a torta a centro pagina, a fianco alle fasce colorate, rappresenta la suddivisione tra carboidrati (blu), proteine (verdi) e grassi (rosa) in termini percentuali rispetto all'apporto calorico totale (quindi % di energia, o %E, e non % in peso).

Ma rispetto a cosa si determinano le % raggiungimento degli obiettivi nutrizionali? Da dove vengono i valori di riferimento standard che ci orientano (o dovrebbero orientarci!) nelle scelte alimentari?
La fonte standard sia di Cron-O-Meter che degli altri siti simili (FitDay, NutriDiary, ecc...) è la medesima che usavo anch'io nel mio vecchio sito:
National Academy of Sciences: Dietary Reference Intakes (DRI), Washington D.C., U.S.A.
I valori di DRI sono rappresentati in tabelle per tutti i diversi macro e micro nutrienti, e suddivisi per fascia di età e sesso (nonché, per le donne, differenziati anche in base allo stato mestruale ed all'eventuale stato di gravidanza o allattamento).
Il problema è che questi dati sono relativi alla popolazione USA, e fortemente condizionati dalle pressioni esercitate dalle varie lobby sugli organi governativi per garantire la conservazione e la crescita delle quote di mercato dei vari prodotti alimentari. Su questo non dirò molto, mi basta ciò che riporta il Dr. Campbell in "The China Study" per esperienza diretta, in quanto è stato membro, in passato, di tutte le commissioni governative in tema di collegamenti tra alimentazione e salute, inclusa quella della NAS nel 2002.
Il dato di fatto è che le linee guida Recommended Nutrient Intake (RNI) raccolte da WHO e FAO a seguito di consultazione di volta in volta con centinaia di scienziati da tutto il mondo, e poi divulgate solo in base al livello di consenso scientifico raggiunto, differiscono anche notevolmente dalle DRI della NAS USA!
E' chiaro che chi vuole seguire la Scienza, e ci tiene alla salute, sceglierà liberamente di seguire ciò che dicono l'Organizzazione Mondiale della Salute (WHO - World's Health Organization) e la FAO, agenzia ONU per il cibo e l'agricoltura mondiali!
I documenti importanti sono tutti disponibili sul sito della FAO:
Per non doverli studiare tutti approfonditamente, pubblicherò presto su questo blog un riassunto delle parti salienti (tabelle) di questi documenti.

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