lunedì 18 marzo 2013

Il pH dell'organismo: acidosi ed alcalinizzazione

Introduzione

Sono molti i siti internet che propagandano l'alcalinizzazione dell'organismo come chiave per una salute migliore, magari vendendo poi qualche integratore/tisana/ecc. con effetti miracolosi.
Ma noi vogliamo vederci chiaro, ed è alla Scienza che ci rivolgiamo per avere lumi. La base delle questioni sul pH acido/base sta nei reni, ed è quindi da qui che parte la nostra discussione.

Il funzionamento normale dei reni

L'animazione qui accanto (per la quale (C) 2004 DaVita INC.) mostra il funzionamento normale dei reni: il sangue venoso (in rosso), carico di scorie, entra nei reni e ne esce purificato come sangue arterioso (in blu); le scorie eliminate dal sangue seguono i dotti gialli fino alla vescica in basso, per la successiva eliminazione in forma di urina.
Questo ci consente di chiarire una volta per tutte che tutto ciò che è presente nell'urina era nel sangue fino ad un attimo prima, quindi l'urina è assolutamente sterile, ed è per questo che sue eventuali contaminazioni batteriche danno riscontro di infezioni a carico dei dotti o della vescica.
Da qui possiamo trarre importanti conclusioni anche sul pH metabolico dell'organismo e sul rapporto acido-base nell'alimentazione, ma prima è necessario parlare del pH del sangue.

Il pH del sangue

Come si legge su Wikipedia, il sangue umano ha pH, a livello arterioso, compreso tra 7,38 e 7,42. Ricordiamo che in chimica la scala del pH misura l'acidità di una soluzione, con valori da 1 (acido forte) a 14 (base forte); dunque una soluzione con pH=1 è estremamente acida (ad es. l'acido cloridrico dà luogo a soluzioni del genere), se ha pH=7 è neutra (ad es. l'acqua da bere), se ha pH=14 è estremamente alcalina (ad es. l'idrossido di sodio dà luogo a simili soluzioni).
Con questo riferimento, vediamo che il nostro sangue non è perfettamente neutro, ma leggermente alcalino, dato che il suo pH è di poco superiore al 7; ciò che ci fa riflettere, però, è questo intervallo di valori così stretto: 7,38 - 7,42 per quello arterioso, 7,35 - 7,45 per quello venoso (come se, essendo quest'ultimo carico di scorie, ci fosse una minima tolleranza in più sull'intervallo di valori).
Chi ha un minimo di basi in chimica, saprà che non è nemmeno tanto facile distinguere in laboratorio tra valori così vicini di pH, quindi quanto potrà mai essere importante, per il nostro organismo, che il sangue mantenga il suo pH in questo strettissimo intervallo di valori?
Ebbene, sempre su Wikipedia apprendiamo che l'acidosi (cioè pH del sangue <7,35) di tipo metabolico (che è quella di nostro interesse qui, dato che dipende dall'alimentazione) conduce facilmente al coma, e che l'organismo tenta di riportare il pH del sangue al minimo di 7,35 a tutti i costi, anche sciogliendo il calcio dai denti e dalle ossa per alcalinizzare il sangue!
All'opposto vediamo che l'alcalosi (pH del sangue >7,45) metabolica è anch'essa una condizione patologica  che va corretta nel più breve tempo possibile per evitare gravi patologie.

Ecco che incominciamo a vedere la connessione tra quello che mangiamo e il pH dell'urina, passando attraverso il pH del sangue: dato che quest'ultimo è tendenzialmente alterato proprio da quelle scorie metaboliche che poi i reni filtrano via nell'urina, ci chiediamo: come possiamo facilitare il lavoro dei nostri reni, evitando pure la condizione di acidosi che avrebbe un impatto immediato sulla salute di ossa e denti? E, in più, ci chiediamo: come facciamo ad essere sicuri di essere "a posto"? E inoltre: è forse il caso di prendere integratori alcalini "alla cieca", rischiando magari l'alcalosi metabolica?

L'indice PRAL degli alimenti

Il visionario lavoro del dr. Thomas Remer, autore già nel 1995 dell'articolo "Potential renal acid load (PRAL) of foods and its influence on urine pH" ("Carico acido renale potenziale (PRAL) degli alimenti e sua influenza sul pH dell'urina") e co-autore di molti altri articoli scientifici su questo argomento nei successivi anni, pone le basi per valutare, con semplicissimi ed economici test del pH sull'urina, l'impatto salutistico di ciò che si è mangiato nelle ore precedenti, riducendo tutta l'enorme complessità metabolica che tutto ciò sottintende, ad una formula tutto sommato semplice:


dove: Cl è il cloro, PO4 sono i fosfati, SO4 i solfati, mentre Na è il sodio, K il potassio, Ca il calcio e Mg il magnesio. Quindi: cloro, fosfati e solfati sono acidificanti, e sodio, potassio, calcio e magnesio sono alcalinizzanti.
Il problema con questa formula è l'unità di misura del PRAL: mEq significa milliequivalenti, ed è una complicata definizione chimica basata sui rapporti acido-base delle molecole in relazione alla loro reciproca concentrazione.
Per fortuna, il Dr. Remer ha successivamente introdotto una versione semplificata di tale formula, che si è dimostrata parimenti efficace nel descrivere la correlazione tra alimenti e pH urinario; nell'articolo "Dietary potential renal acid load and renal net acid excretion in healthy, free-living children and adolescents" ("Carico acido renale potenziale alimentare ed escrezione netta di acidi in bambini ed adolescenti sani e liberi") il PRAL è valutato infatti come:
Notiamo che il contributo positivo del cloro è stato considerato bilanciato da quello negativo del sodio, dato che entrambi nella nostra dieta provengono per la maggior parte dal sale da cucina (cloruro di sodio); in questo modo il cloro non fa più parte dell'equazione, e questo consente di estendere il calcolo del PRAL a molti più alimenti, dato che le tabelle alimentari riportano solo di rado il contenuto di cloro.
Poi sono comparsi dei coefficienti davanti ad ogni molecola: i solfati sono stati considerati come provenienti dal metabolismo delle proteine, a loro volta con un coefficiente che ne valuta contemporaneamente il contenuto medio in solfati e l'assorbimento intestinale medio; i fosfati sono stati ricondotti al fosforo, riportato nelle tabelle alimentari, e pesato con un coefficiente che ne valuta l'assorbimento intestinale, così come avviene per potassio, calcio e magnesio.
Il PRAL di per sé continua ad essere misurato in milliequivalenti (mEq) ma, a questo punto, possiamo prenderlo come un indice, ed utilizzarlo per valutare il carico di acidi degli alimenti, e come neutralizzarlo sempre con gli alimenti!
Prima di lanciarsi nell'esame di tabelle alimentari grandi a piacere, leggiamo un'illuminante sintesi nella discussione dell'articolo del 1995: "[...] valori negativi di PRAL si trovano quasi esclusivamente nei gruppi di frutta e verdura. Al contrario, i più alti carichi di acido derivano dai formaggi, e poi da carne, pesce e cereali".
Bastandoci per ora queste parole di indirizzo, vediamo come possiamo facilmente valutare il nostro stato di salute interno misurando il pH dell'urina, per poi tornare sugli alimenti ed il loro potere acidificante o alcalinizzante.

Il pH dell'urina e l'equilibrio acido-base dell'organismo

Quando facciamo le analisi delle urine, il valore del pH riportato sul referto è considerato normale se compreso tra 4,4 e 8: com'è possibile questo, dato che l'urina come abbiamo visto "scarica" dal sangue scorie che ne potrebbero alterare il pH, che deve assolutamente rimanere tra 7,35 e 7,45?
La risposta è ancora nell'articolo di Remer del 1995: facendo la misura del pH dell'urina, se ne misura il carico totale di acidi escreti dai reni, cioè la NRAE ("Net Renal Acid Excretion"); questa è data da:

NRAE = PRAL + OA

dove OA sono gli acidi organici escreti dai reni in seguito all'attività fisica, linearmente dipendenti dalla superficie corporea (costante per gli adulti).
Cioè la misura del pH urinario non è una valutazione diretta del PRAL, perché ci sarà sempre una quota di acidità indipendente dall'alimentazione, data dagli acidi organici.
In ogni caso, se ad esempio troviamo alle analisi il pH=5,5 per la nostra urina, benché questo valore sia assolutamente "normale" per il nostro medico, possiamo prenderlo come segnale della necessità di cambiamento, e della direzione che questo deve avere: il PRAL ci dà modo di neutralizzare completamente tutto il carico di acidi della nostra alimentazione, andando a bilanciare anche l'acidità indotta dall'attività fisica.
E' quindi importante trovare un modo facile per misurare il pH della nostra urina, e anche in modo facile per valutare il PRAL degli alimenti che mangiamo, in modo da poter influenzare direttamente il pH dell'urina grazie alle nostre scelte alimentari.
Il modo più facile ed economico per misurare il pH urinario è dato dalle strisce di carta al tornasole con intervallo specifico, ad es. 5,5-9,0: un intervallo più ristretto del classico 1-14 consente una maggiore precisione anche per un dispositivo così economico, riuscendo a valutare lo 0,5 di pH. Non so se si trovano in vendita in Italia, ma comunque un prodotto economico e semplice da usare trovato su eBay sono le "DF Special Indication Paper pH 5.5-9.0".
Il PRAL di alcuni alimenti è riportato nella tabella seguente.

Tabella PRAL di oltre 250 alimenti comuni

categoria alimento PRAL
Bevande Acqua minerale (Apollinaris) -1,8
Bevande Acqua minerale (Volvic) -0,1
Bevande Birra, alla spina -0,2
Bevande Birra, chiara 0,9
Bevande Birra, scura -0,1
Bevande Caffè espresso -2,3
Bevande Caffè, infuso per 5 minuti -1,4
Bevande Coca-Cola 0,4
Bevande Succo d'arancia, non zuccherato -2,9
Bevande Succo d'uva -1,0
Bevande Succo d'uva, non zuccherato -1,0
Bevande Succo di barbabietola rossa -3,9
Bevande Succo di carota -4,8
Bevande Succo di limone -2,5
Bevande Succo di mela, non zuccherato -2,2
Bevande Succo di pomodoro -2,8
Bevande Succo di pomodoro, barbabietola e carota -3,6
Bevande Tè alla frutta, infuso -0,3
Bevande Tè alle erbe -0,2
Bevande Tè indiano, infuso -0,3
Bevande Tè verde, infuso -0,3
Bevande Vino bianco, secco -1,2
Bevande Vino rosso -2,4
Carne e salsicce Agnello, magro 7,6
Carne e salsicce Anatra 4,1
Carne e salsicce Anatra, magra 8,4
Carne e salsicce Bistecca di scamone 8,8
Carne e salsicce Carne in scatola 10,2
Carne e salsicce Coniglio, magro 19,0
Carne e salsicce Fegato di bue 15,4
Carne e salsicce Fegato di maiale 15,7
Carne e salsicce Fegato di vitello 14,2
Carne e salsicce Hot dog 7,7
Carne e salsicce Maiale, magro 7,9
Carne e salsicce Manzo in scatola 13,2
Carne e salsicce Manzo, magro 7,8
Carne e salsicce Oca, magra 13,0
Carne e salsicce Pollo, sola carne 8,7
Carne e salsicce Salame 11,6
Carne e salsicce Salsiccia 8,9
Carne e salsicce Salsiccia affettata 8,3
Carne e salsicce Salsiccia alla cacciatora 7,2
Carne e salsicce Salsiccia di fegato 10,6
Carne e salsicce Salsiccia di maiale 7,0
Carne e salsicce Tacchino, sola carne 9,9
Carne e salsicce Vitello, filetto 9,0
Carne e salsicce Wurstel 6,7
Cereali e pasta Amaranto 7,3
Cereali e pasta Avena 13,3
Cereali e pasta Bulgur, secco 3,8
Cereali e pasta Cornflakes 6,0
Cereali e pasta Crusca di avena, cruda 16,9
Cereali e pasta Farina di grano bianca 6,9
Cereali e pasta Farina di grano integrale 8,2
Cereali e pasta Farina di segale 4,4
Cereali e pasta Farina di segale integrale 5,9
Cereali e pasta Farro acerbo secco (integrale) 8,8
Cereali e pasta Fiocchi d'avena 10,7
Cereali e pasta Grano duro rosso invernale 5,6
Cereali e pasta Grano duro rosso primaverile 9,1
Cereali e pasta Grano germogliato 5,0
Cereali e pasta Grano saraceno 3,4
Cereali e pasta Grano saraceno (integrale) 3,7
Cereali e pasta Grano saraceno, farina integrale -0,5
Cereali e pasta Maccheroni 6,1
Cereali e pasta Mais (integrale) 3,8
Cereali e pasta Miglio, crudo 8,8
Cereali e pasta Noodles 6,4
Cereali e pasta Orzo 2,5
Cereali e pasta Orzo (farina integrale) 5,0
Cereali e pasta Quinoa -0,2
Cereali e pasta Riso bianco 4,6
Cereali e pasta Riso bianco bollito 1,7
Cereali e pasta Riso integrale 12,5
Cereali e pasta Riso integrale lungo, crudo 7,5
Cereali e pasta Segale 12,0
Cereali e pasta Spaetzle (Trentino) 9,4
Cereali e pasta Spaghetti bianchi 6,5
Cereali e pasta Spaghetti integrali 7,3
Dolciumi Cioccolato al latte 2,4
Dolciumi Cioccolato amaro 0,4
Dolciumi Crema di nocciole -1,4
Dolciumi Gelato di frutta mista -0,6
Dolciumi Gelato di latte alla vaniglia 0,6
Dolciumi Marmellata -1,5
Dolciumi Miele -0,3
Dolciumi Zucchero bianco 0,0
Dolciumi Zucchero scuro -1,2
Frutta Albicocche, crude -4,3
Frutta Ananas -2,7
Frutta Ananas in scatola con succo -2,7
Frutta Anguria, cruda -2,0
Frutta Arance, crude -3,6
Frutta Avocado, crudo -8,2
Frutta Banane, crude -6,9
Frutta Ciliege dolci, crude -3,8
Frutta Datteri medjool -13,7
Frutta Fichi secchi -14,1
Frutta Fichi, crudi -4,9
Frutta Fragole, crude -2,5
Frutta Kiwi, crudo -5,6
Frutta Lamponi, crudi -2,4
Frutta Limone sbucciato, crudo -2,3
Frutta Mandarini, crudi -3,1
Frutta Mango, crudo -3,0
Frutta Mele con la buccia, crude -1,9
Frutta Melograno, crudo -4,8
Frutta Melone arancione, crudo -5,1
Frutta Mirtilli, crudi -1,0
Frutta More, crude -2,8
Frutta Pere, crude -2,2
Frutta Pesca -2,4
Frutta Pompelmo -3,5
Frutta Prugne secche -13,4
Frutta Ribes nero -6,5
Frutta Uva -3,9
Frutta Uva passa senza semi -12,0
Grassi e oli Burro 0,6
Grassi e oli Margarina -0,5
Grassi e oli Olio d'oliva 0,0
Grassi e oli Olio di girasole 0,0
Latte, latticini e uova Camembert 14,6
Latte, latticini e uova Cheddar magro 26,4
Latte, latticini e uova Formaggio Cottage 8,7
Latte, latticini e uova Formaggio cremoso 13,2
Latte, latticini e uova Formaggio duro 19,2
Latte, latticini e uova Formaggio Edam 19,4
Latte, latticini e uova Formaggio Emmental 21,1
Latte, latticini e uova Formaggio fresco Quark 11,1
Latte, latticini e uova Formaggio fuso 28,7
Latte, latticini e uova Formaggio Gouda 18,6
Latte, latticini e uova Formaggio Kefir 0,0
Latte, latticini e uova Formaggio morbido 4,3
Latte, latticini e uova Latte al cacao, parzialmente scremato -0,4
Latte, latticini e uova Latte intero concentrato 1,1
Latte, latticini e uova Latte intero, pastorizzato e sterilizzato 0,7
Latte, latticini e uova Latte scremato 0,7
Latte, latticini e uova Latticello 0,5
Latte, latticini e uova Panna, fresca 1,2
Latte, latticini e uova Parmigiano 34,2
Latte, latticini e uova Ricotta 0,9
Latte, latticini e uova Siero di latte -1,6
Latte, latticini e uova Uovo, bianco 1,1
Latte, latticini e uova Uovo, intero 8,2
Latte, latticini e uova Uovo, tuorlo 23,4
Latte, latticini e uova Yogurt di latte intero 1,5
Latte, latticini e uova Yogurt di latte intero alla frutta 1,2
Legumi Arachidi, crude 6,2
Legumi Azuki, crudi -6,7
Legumi Ceci, crudi 0,3
Legumi Fagioli bianchi, crudi -23,2
Legumi Fagioli borlotti, crudi -9,6
Legumi Fagioli cannellini, crudi -9,1
Legumi Fagioli indiani germogliati, crudi -0,4
Legumi Fagioli indiani, crudi -7,5
Legumi Fagioli Lima, crudi -18,3
Legumi Fagioli rossi, crudi -8,4
Legumi Fagioli, crudi -5,3
Legumi Fagiolini -3,1
Legumi Latte di soia -0,8
Legumi Lenticchie rosa, crude 8,6
Legumi Lenticchie secche intere 3,5
Legumi Piselli 1,2
Legumi Soia -3,4
Legumi Soia, cruda -4,7
Legumi Tofu -0,8
Noci e semi Anacardi, crudi 8,9
Noci e semi Arachidi 8,3
Noci e semi Mandorle 2,3
Noci e semi Mandorle dolci 4,3
Noci e semi Nocciole -1,9
Noci e semi Noci 5,6
Noci e semi Noci del brasile, secche, non trattate 8,1
Noci e semi Noci macadamia, crude -1,4
Noci e semi Noci pecan 2,1
Noci e semi Pistacchi, crudi 2,2
Noci e semi Semi di girasole sgusciati, secchi 12,1
Noci e semi Semi di lino 2,1
Pesce e frutti di mare Anguilla affumicata 11,0
Pesce e frutti di mare Aringa 7,0
Pesce e frutti di mare Aringa sotto sale 8,0
Pesce e frutti di mare Carpa 7,9
Pesce e frutti di mare Cozze 15,3
Pesce e frutti di mare Eglefino 6,8
Pesce e frutti di mare Gamberetti 7,6
Pesce e frutti di mare Gambero 15,5
Pesce e frutti di mare Gambero tigre 18,2
Pesce e frutti di mare Halibut 7,8
Pesce e frutti di mare Luccio 7,1
Pesce e frutti di mare Merluzzo, filetti 7,1
Pesce e frutti di mare Salmone 9,4
Pesce e frutti di mare Sardine all'olio 13,5
Pesce e frutti di mare Sebaste 10,0
Pesce e frutti di mare Sogliola 7,4
Pesce e frutti di mare Trota al vapore 10,8
Prodotti da forno Fette biscottate 5,9
Prodotti da forno Fette biscottate alla segale 3,3
Prodotti da forno Pan di Spagna 3,7
Prodotti da forno Pane con grano 3,8
Prodotti da forno Pane con segale 4,1
Prodotti da forno Pane con segale e altri cereali 4,0
Prodotti da forno Pane di grano bianco 3,7
Prodotti da forno Pane di grano integrale 1,8
Prodotti da forno Pane di segale integrale 4,2
Prodotti da forno Pane integrale 7,2
Prodotti da forno Pane integrale grossolano 5,3
Spezie e aceto Aceto balsamico -1,6
Spezie e aceto Aceto di mele -2,3
Spezie e aceto Basilico -7,3
Spezie e aceto Erba cipollina -5,3
Spezie e aceto Prezzemolo -12,0
Verdura Aglio -1,7
Verdura Alfalfa germogli, crudi 1,8
Verdura Asparagi, crudi -1,9
Verdura Barbabietole, crude -5,4
Verdura Bieta, cruda -16,7
Verdura Bietole, crude -4,1
Verdura Broccoli, crudi -4,0
Verdura Cardi, crudi -8,1
Verdura Carote, crude -5,7
Verdura Cavoletti di Bruxelles -4,5
Verdura Cavolfiore, crudo -4,4
Verdura Cavoli, crudi -8,3
Verdura Cavolo chinese (pak-choi), crudo -5,0
Verdura Cavolo rapa -5,5
Verdura Cetrioli con la buccia, crudi -2,4
Verdura Cetriolini sott'aceto -1,6
Verdura Cicoria -2,0
Verdura Cime di rapa, crude -7,2
Verdura Cipolle, crude -2,1
Verdura Crauti -3,0
Verdura Finocchio -7,9
Verdura Funghi comuni -1,4
Verdura Lattuga Iceberg -1,6
Verdura Lattuga, cruda -3,1
Verdura Melanzane, crude -3,9
Verdura Olive in salamoia -0,9
Verdura Patata dolce, cruda -5,6
Verdura Patate -4,0
Verdura Peperoncino verde -1,4
Verdura Peperoni dolci rossi, crudi -3,4
Verdura Pomodori rossi maturi, crudi -4,1
Verdura Porri, crudi -3,2
Verdura Portulaca, cruda -10,7
Verdura Radicchio rosso -3,7
Verdura Rape, crude -3,2
Verdura Rucola -7,5
Verdura Sedano -5,2
Verdura Spinaci, crudi -11,8
Verdura Tarassaco, crudo -7,9
Verdura Valerianella -5,0
Verdura Zucca estiva con la buccia, cruda -4,1
Verdura Zucchine -4,6

Il valore del PRAL riportato è relativo a 100 g di parte edibile; come anticipato, valori negativi (quindi alcalinizzanti) appartengono solo a frutta e verdura; interessante il caso dei legumi, ove tutti i tipi di fagioli (anche la soia) sono alcalinizzanti, mentre lenticchie, ceci ed arachidi sono acidificanti. Tra noci e semi, le uniche (un po') alcalinizzanti sono nocciole e noci macadamia.
Guardando la tabella si comprende l'interesse verso alimenti alcalinizzanti di cui parlavo all'inizio: vista la netta prevalenza di alimenti acidificanti nella nostra normale alimentazione, chi tiene alla salute deve cercare di bilanciare il pH, per cui avrà bisogno di sapere quali alimenti sono (più) alcalinizzanti: la tabella serve proprio a questo!

La truffa degli integratori alcalinizzanti

Per dimostrare una volta di più quanto sia sbagliato offrire "prodotti alcalinizzanti", presento adesso una formula ultra-semplificata per il PRAL, derivata da un articolo del 1998 ("Estimation of net endogenous noncarbonic acid production in humans from diet potassium and protein contents") in cui gli autori mostrano che, persino per bambini ed adolescenti in crescita (e, quindi, con superficie corporea in aumento), il PRAL può essere modellato con 2 sole variabili, le più importanti tra le 5 della formula prima presentata: proteine (Pro) e potassio (K):

NRAE = - 17,9 + 62,1(Pro/K)

Questo è vero perché, dato che frutta e verdura sono le uniche fonti di potassio, e nel contempo contengono poche proteine, "proteine" significa "proteine animali" e, quindi, in questa formula le due variabili sono completamente antitetiche: Pro significa "consumo di alimenti animali" e K vuol dire "consumo di frutta e verdura"; inoltre le proteine vegetali, in generale, contengono meno cistina e metionina, che sono i due aminoacidi responsabili del contenuto solforico (dunque acidificante) delle proteine animali.
Questo modello super-semplificato ci consente addirittura di spiegare l'apparente paradosso dei legumi appena visto nella tabella PRAL: evidentemente i fagioli contengono del potassio che ne "bilancia" il contributo proteico!

Conclusione

In generale, un'alimentazione ricca di frutta e verdura dovrebbe consentire il raggiungimento di un equilibrio acido-base ottimale senza necessità di controlli.
Le strisce di misura del pH prima indicate sono, però, tanto economiche e semplici da usare che chiunque potrebbe usarle per un periodo, in modo da ottenere un'indicazione su quanta frutta e verdura deve mangiare per bilanciare il "resto", inteso come somma tra alimentazione diversa da frutta e verdura, e attività fisica.
Riducendo via via sempre più la quota di alimentazione diversa da frutta e verdura, chiunque dovrebbe riuscire a trovare l'equilibrio del pH, arrivando alla misura ideale di pH urinario tra 7,0 e 7,5 al mattino (dopo digestione, metabolismo ed assimilazione notturni). Dopo qualche giorno di misura del pH si guadagna un "senso" e l'equilibrio acido-base si può raggiungere anche in base ai propri gusti e necessità, senza più necessità di alcuna misura del pH.

15 commenti:

  1. Quindi, stando all'indice PRAL, il latte o lo yoghurt sono da preferire alle noci o anacardi?

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    1. Chiaramente tutte le informazioni vanno sempre messe nel giusto contesto, non prese singolarmente: latte e derivati fanno male per molti altri motivi (http://perladieta.blogspot.com/2012/04/la-verita-sul-consumo-di-latte.html), mentre le noci fanno bene per molti altri motivi (in un nuovo post a breve!), quindi non consiglierei MAI di assumere latte invece che noci, ma esattamente tutto il contrario! La tabella PRAL serve a chi vuol continuare ad assumere alimenti di origine animale, ma tentare allo stesso tempo di mantenere un equilibrio alcalino (ed è molto difficile, comunque!).

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  2. Grande Articolo! Grazie! Solo una domanda: dove ha trovato i valori PRAL degli alimenti?
    Marco

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    1. L'articolo citato nel post dà la formula e qualche dato di esempio, utile per "tarare" il mio foglio di calcolo in cui ho inserito i dati dei vari alimenti, presi dal DB USDA. Quindi i conti li ho fatti io, ma grossomodo tornano con quanto si vede pubblicato su altri siti; il problema sono i coefficienti che "pesano" i diversi addendi nella formula, che pare non siano ancora ben standardizzati.

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  3. i fagioli crudi sono alcalinizzanti, ma si mangiano cotti e quindi?
    giuseppe

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    1. Siccome il PRAL è valutato in base ai sali minerali, possiamo capire che se li ammolliamo e cuociamo nella stessa acqua, che poi consumenremo insieme ai fagioli stessi, il contenuto minerale sarà praticamente lo stesso, e così dovrebbe avvenire pure per il PRAL. Si può invece comprendere che scartando l'acqua di cottura si perderebbero dei minerali, alterando non si sa in che modo il PRAL...

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  4. Egregio Dott. Caccia, la seguo da tempo e la stimo per il suo ottimo lavoro su più fronti.
    I suoi sono articoli interessanti che aprono nuovi orizzonti di consapevolezza!
    Le ho anche dato il mio voto di preferenza, come inscitto al M5S, dal momento che ho visto che si è candidato nelle liste per il Parlamento europeo.
    Grazie per il suo impegno a 360°, io continuo a seguirla con molto interesse!
    Cordialità.
    E.C.

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    1. Grazie per i complimenti e per il voto, non sapevo nemmeno di potermi candidare...
      Non solo per te ma per chiunque mi scriva: diamoci pure del "tu" se non vi dispiace, io sono dottore ma in Fisica, non medico, quindi non mi piace "tirarmela" come fanno loro... :)

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  5. Molto bene Adalberto, speriamo dunque che tu possa rappresentarci e portare avanti tutti i buoni propositi che ti hanno spinto a candidarti, perchè essere rappresentato da una persona come te infonde ottimismo e buone speranze per un domani migliore!
    La medicina non è una scienza esatta, e come sappiamo bene presenta tantissime falle. Ciò purtroppo si evidenza nei fatti quotidianamente. I tuoi articoli, che spaziano su un fronte di maggior veduta, affrontano sempre le questioni il giusto e necessario rigore scientifico, ma con quella elasticità fuori dagli schemi dottrinari, che purtroppo affluiggono gran parte della classe medica. Purtroppo il discorso si potrebbe ampliare parecchio, ma son sicuro che hai capito bene dove potremmo andare a parare...
    Ancora tanti complimenti ed un grandissimo in bocca al lupo per le Europee.

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  6. Salve,
    faccio fatica a trovare le strisce di carta per misurare il pH in Brasile.
    Visto che se le compro, le devo acquistare dall'estero, mi chiedo se non sia meglio prendere un pHmetro digitale tipo questo: http://www.dx.com/p/ph-98081-portable-1-4-lcd-acidity-ph-meter-red-black-208699#.U97Fwf6nTJM
    Grazie e cordiali saluti

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    1. Salve,
      sì nel frattempo ne ho acquistato uno simile pure io; le strisce rimangono comunque più economiche, comode e veloci da usare, ma il dispositivo è più preciso e affidabile.
      Questo anche perché non è in generale necessario misurare il pH delle proprie urine per lunghi periodi di tempo, e quindi le strisce rimangono comunque la soluzione consigliata per la maggioranza delle persone.

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  7. Ma se le mandorle sono ricche di magnesio come è possibile che siano acide?!?!

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  8. http://perladieta.blogspot.it/2012/05/la-frutta-secca.html
    Probabilmente, non c'è abbastanza magnesio rispetto al fosforo ed alle proteine...

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  9. Buongiorno, mi hanno diagnosticato un'artrosi piuttosto avanzata, e per favorirne il rellentamento mi hanno tolto dall'alimentazione tutti i cibi acidi, compresa tutta la carne e le solinacee. Posso manfiare solo pesce azzurro x le proteine.
    Tutto questo ha a che fare con il ph di cui lei parla? E come influisce sul rallentamento dellaprogressione dell'artrosi?

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    1. Salve, sì è proprio lo stesso discorso: anche l'artrosi è una patologia degenerativa favorita se non addirittura causata dall'acidosi metabolica cronica di cui si parla in questo articolo.
      Se si accontenta di un "rallentamento della progressione" di una malattia tanto invalidante, allora sono sufficienti le indicazioni che ha già ricevuto dai suoi medici; si può però fare di più, ad esempio smettendo di preoccuparsi delle "proteine", dato che ce n'è già più che a sufficienza in frutta e verdura di stagione, ed eliminando così tutto il regno animale dal proprio piatto. Come ho già detto in alcune risposte qui, non bisogna cadere nella trappola del "riduzionismo scientifico", fossilizzandosi ad esempio solo sull'indice acido-base e dimenticando che i mari sono ormai molto più che inquinati a causa della nostra spazzatura, e che tali inquinanti aumentano in concentrazione man mano che si sale sulla catena alimentare, dal plancton ai pesci più piccoli e infine a quelli più grossi, "azzurri" o meno che essi siano...
      Infine, non ci sono ancora prove scientifiche stringenti circa l'associazione tra consumo di solanacee (pomodori, peperoni, melanzane, patate...) e artrosi, ma solo sporadici casi isolati di aumento di dolore articolare a seguito del consumo di solanacee; la concentrazione più alta di solanina, comunque, è nella patate che inverdiscono: consumando prodotti a base di patata, dunque, non siamo certi che le patate non avessero la buccia verde all'inizio della preparazione! Se invece le prepariamo in casa la cosa è ben diversa, perché possiamo semplicemente scartare le patate inverdite...

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