domenica 22 gennaio 2012

Dieta e prevenzione delle malattie croniche

Va sempre più di moda l'idea di "curarsi con il cibo", ad anche i mezzi di comunicazione di massa iniziano ora ad interessarsi delle correlazioni tra abitudini alimentari e rischi per la salute.
Singoli autori avvertono nei loro libri circa le correlazioni più disparate tra alimentazione e salute, ma in questo post voglio esporre ciò che emerge dal consenso scientifico più vasto e cioè, ancora una volta, dai rapporti pubblicati dalla FAO dopo i congressi organizzati dalla OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
E', questo, il modo più obbiettivo di affrontare qualunque argomento scientifico laddove manchino, data la complessità degli argomenti, certezze assolute: si raggruppano decine di scienziati esperti in un certo campo, e se ne raccoglie il consenso a maggioranza su ogni singola frase del documento finale.


In [Diet, Nutrition and the Prevention of Chronic Diseases - Report of a Joint WHO/FAO Expert Consultation (2003)] è presentato, dunque, il consenso scientifico attuale (al 2003) sulle principali correlazioni, emergenti dall'esperienza clinica e dagli studi epidemiologici, tra l'alimentazione e la prevenzione di specifiche malattie croniche: obesità, diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, tumori, malattie dentali ed osteoporosi. Queste malattie insieme sono responsabili della stragrande maggioranza dei decessi nella cosiddetta società "occidentale" (USA + Europa).

Presento i risultati in forma semplice, così come si possono ricavare leggendo le tabelle presentate nel rapporto; alcune cose sono (arci-)note, altre saranno sorprendenti, ma dovremo sempre ricordare che non si tratta delle stranezze pubblicate da un singolo autore, ma del consenso scientifico vero e proprio.
Il sistema di valutazione del consenso si esprime su 4 livelli, a seconda di quanto siano stringenti le evidenze scientifiche a supporto di un certo fattore: Convincente (indicato con C), Probabile (indicato con P), Possibile (non riportato, le evidenze a supporto sono poche) e Insufficiente (non riportato, le evidenze a supporto sono poche e/o frammentarie); solo i fattori di rischio che hanno ottenuto le valutazioni di più alto livello (C e P) sono riportate nella tabella riassuntiva finale, e sono le medesime che riporto io qui di seguito.
A fianco alla lettera che indica il livello di sicurezza per un certo fattore, si indica anche con + se tale fattore incrementa il rischio, con - se invece lo riduce, e con = se lo mantiene invariato.

  • C+ elevata assunzione di cibi ad alta densità energetica;
  • C- elevata assunzione di fibra alimentare;
  • C- assunzione di frutta e verdura, a causa del loro contributo all'assunzione di fibra alimentare;
  • P+ assunzione di bibite e succhi di frutta zuccherati;
  • C- attività fisica regolare;
  • C+ stile di vita sedentario;
  • P- per i bambini: allattamento al seno esclusivo;
  • P- per i bambini: ambiente scolastico e familiare che promuova scelte salutari sul cibo;
  • P+ pesante marketing sui cibi ad alta densità energetica e sui ristoranti fast-food;
  • P+ situazione socio-economica avversa.
  • P+ assunzione di grassi saturi;
  • P- elevata assunzione di fibra alimentare;
  • P- assunzione di frutta e verdura, a causa del loro contributo all'assunzione di fibra alimentare;
  • C+ obesità addominale;
  • C+ sovrappeso ed obesità;
  • C- volontaria perdita di peso, nelle persone sovrappeso o obese;
  • C- attività fisica regolare;
  • C+ stile di vita sedentario;
  • C+ per i bambini: madre diabetica;
  • P+ per i bambini: ritardata crescita intrauterina;
  • C+ assunzione di grassi saturi;
  • C+ assunzione di grassi trans;
  • P+ assunzione di colesterolo con l'alimentazione;
  • C+ assunzione di grassi saturi specifici: acido miristico e acido palmitico;
  • C- assunzione di acido linoleico (che è un Omega-6);
  • C- assunzione di pesce ed olio di pesce (EPA e DHA, che sono Omega-3 a catena lunga);
  • P- assunzione di steroli e stanoli vegetali;
  • P- assunzione di acido alfa-linolenico (che  un Omega-3);
  • P- assunzione di acido oleico;
  • P= assunzione di acido stearico;
  • P- assunzione di frutta secca non salata;
  • P- elevata assunzione di fibra alimentare;
  • P- assunzione di cereali integrali;
  • C= integratori di Vitamina E;
  • P- assunzione di acido folico;
  • C+ elevata assunzione di sodio;
  • C- assunzione di potassio;
  • C- assunzione di frutta e verdura;
  • P+ caffè non filtrato;
  • C+ per l'infarto: elevata assunzione di alcool;
  • C- per le malattie coronariche: moderata assunzione di alcool;
  • C+ sovrappeso ed obesità;
  • C- attività fisica regolare.
  • P+ per il tumore allo stomaco: assunzione di sale e cibi conservati sotto sale;
  • P+ per i tumori colorettali: carne conservata;
  • C+ per tumori rino-faringei: pesce salato alla cinese;
  • P- per i tumori alla cavità orale, all'esofago, allo stomaco e colorettali: assunzione di frutta e verdura;
  • P+ per i tumori alla cavità orale, alla faringe ed all'esofago: assunzione di cibi e bevande molto caldi;
  • C+ per i tumori alla cavità orale, alla faringe, alla laringe, all'esofago, al fegato ed al seno: elevata assunzione di alcool;
  • C+ per il tumore al fegato: assunzione di aflatossine;
  • C+ per i tumori all'esofago, colorettali, al seno (nelle donne in menopausa), all'endometrio ed ai reni: sovrappeso ed obesità;
  • C- per i tumori colorettali, e P- per il tumore al seno: attività fisica regolare;
  • C+ per la carie: consumo di alimenti e bevande zuccherati (secondo frequenza e quantità);
  • P- per la carie: uso di gomme da masticare senza zucchero;
  • C= consumo di amidi (non da cibi zuccherati);
  • C+ per la parodontite: mancanza di Vitamina C;
  • C- per i difetti di sviluppo dello smalto: Vitamina D;
  • C- per la carie: applicazioni locali di Fluoro;
  • C- per la carie: integrazione di Fluoro;
  • C+ per i difetti di sviluppo dello smalto: eccesso di Fluoro;
  • P+  per i difetti di sviluppo dello smalto: ipocalcemia;
  • P= per la carie: consumo di frutta fresca intera;
  • P+ per l'erosione dello smalto: consumo di bibite e succhi di frutta zuccherati;
  • C- per la parodontite: buona igiene orale ed assenza di placca dentale;
  • P- per la carie: consumo di formaggi stagionati;
Osteoporosi (solo per le persone di 50-60 anni o più ed in popolazioni ad alta incidenza di fratture):
  • C- Vitamina D;
  • C- assunzione di Calcio;
  • P= integrazione di Fluoro;
  • C+ elevata assunzione di alcool;
  • C+ basso peso corporeo;
  • C- attività fisica regolare;
Chiarimenti sui fattori di rischio:
  • sono "cibi ad alta densità energetica" tutti quegli alimenti che sono molto ricchi di grassi e/o zuccheri;
  • per "carne conservata" si intendono quelle preparazioni che comportano l'utilizzo di conservanti, quindi: tutti gli insaccati moderni, la carne in scatola, ma anche molti affettati (se affettati al momento, basta informarsi presso l'addetto se ci sono conservanti, mentre per quelli pre-affettati in vaschetta i conservanti ci sono sempre);
  • ... (a richiesta nei commenti!)

1 commento:

  1. ottimo articolo, non sono in molti ad aver letto il documento, soprattutto del pubblico italiano..
    anch'io mi occupo di nutrizione, con interesse specifico orientato al vegetarianismo / veganismo. un saluto!

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